BLOG DELLA SALUTE

Siamo uomini o tavoli?

il dramma dei rialzi nella posturologia al giorno d'oggi.

Quando si pratica il mio lavoro ne vedi e senti di tutti i colori e una delle cose che sento più spesso è che tutti pensano di avere una gamba più corta dell'altra e pensano di essere i soli ad avere "questa grave malattia" e quindi a dover per forza di cose portare un plantare con un "bel" rialzo che può così ovviare a questa "gravissima" anomalia del corpo. 

 Mi preme precisare che non sono affatto contro l'utilizzo di plantari o suolette che i nostri colleghi podologi confezionano in maniera egregia ma lo sono contro la zeppa che spesso si tende a metter in maniera monopodalica dimenticando un po' di leggi della natura e della biomeccanica umana.

 Andiamo con ordine.

Che cos'è un tavolo? prendiamo la definizione da wikipedia. Il tavolo è formato da un piano orizzontale di legnometalloplastica o altro materiale rigido sostenuto da due, tre, quattro o più gambe, di forma e dimensioni diverse a seconda dell'uso a cui è adibito. 

Allora prendiamo il classico tavolo: un piano rigido  e 4 gambe di ugual lunghezza. Premettendo che nessuno tavolo, a meno che non ci sia un errore di fabbricazione, abbia una gamba corta, questo potrebbe muoversi soltanto perchè magari abbiamo un terreno sconnesso. Quindi in questo caso cosa faremmo? prenderemo una zeppa e la metteremo sotto alla gamba per bilanciare il tavolo in modo tale che il piano rigido sia orizzontale.

Passiamo adesso al corpo umano e  concentriamoci principalmente sul bacino e sulle due gambe.  Il complesso del bacino è formato dall'articolazione di:

  • due ossa iliache, che compongono la porzione antero-laterale del bacino e si articolano tra loro sulla linea mediana mediante la sinfisi pubica;
  • osso sacro, che chiude posteriormente il bacino e si articola ai lati con le ossa iliache nell'articolazione sacroiliaca;
  • coccige, che articolandosi con l'osso sacro chiude posteriormente la porzione inferiore del bacino ricevendo l'attacco di importanti muscoli e legamenti. 

 

Come è qui descritto il bacino che nel nostro paragone dovrebbe rappresentare il piano rigido del tavolo è composto da bene 4 ossa articolate tra loro il che vuol dire che hanno la possibilità di muoversi e scivolare tra loro. Tutto ciò cosa comporta che il sistema bacino da solo può compiere tanti movimento quindi non può affatto assomigliare a un piano rigido di un tavolo ma per farvela semplice  per ora non consideriamo questi movimenti.  

A queste ossa del bacino in particolare all'iliaco si collegano le gambe attraverso la testa del femore permettendoci così di stare in piedi proprio come se fossimo un tavolo. Premettendo che nessun creatore di tavolo o di uomo farebbe una gamba più corta  dell'altra salvo complicazioni genetiche o problematiche di tipo traumatico, in Statica le gambe dovrebbero essere in grado di mantenere il piano del bacino orizzontale a quello del suolo. 

In caso di suolo non perfettamente livellato cosa succede all'uomo che però un tavolo non può fare ?

L'uomo grazie ai muscoli organizzati in catene come già detto in altri articoli, adatta le sue ossa e in particolar modo quelle del bacino evitando così di dover mettere una zeppa sotto al piede.

 Allora adesso voi vi starete chiedendo: perchè io su un terreno livellato, quando faccio la radiografia ho un lato del bacino più alto dell'altro?? 

TUTTI abbiamo un lato del bacino più alto dell'altro e vi sfido a trovare qualcuno che non ce l'ha in quanto tutti siamo sottoposti a continui adattamenti muscolari. Siccome siamo governati da dominanze di tipo muscolare le ossa del bacino si muoveranno di conseguenza e saranno così asimmetriche.

 L'asimmetria però non è il problema, è la nostra postura e guai a cercare per forza la simmetria anche se è ciò a cui il corpo tende. 

Il guaio più grande che si possa fare è dimenticarsi che questa asimmetria che si manifesta alla radiografia , una proiezione di un'ombra su un piano, proviene da un complesso tridimensionale che si adatta continuamente per cercare l'equilibrio e quindi mettere una zeppa sotto a un piede non può che aggravare la situazione. 

 

Vedere solo la radiografia e mettere un rialzo di tot millimetri senza effettuare un Test di Downing significa non sapere che le ossa del bacino si muovono, che possono aprirsi e chiudersi e andare in avanti e indietro e quindi avere un blocco a livello articolare o muscolare che non permette il corretto  e fisiologico allungamento o accorciamento di un arto. L'essenziale è che quindi il bacino non sia diritto ma sia equilibrato e armonico con le strutture che sono al di sotto in questo caso le gambe, che salvo problematiche di malformazioni o di incidenti sono uguali, e quelle che sono al di sopra, perché un bacino può compensare, anzi lo fa sempre anche una deformazione della colonna.

 Guardate questo bellissimo video per rendervi conto che un tavolo queste cose non può farle.. https://www.youtube.com/watch?v=mpt1O9wG-Po

Ricordate quindi che le gambe corte sono veramente rare e che quindi le zeppe forse è meglio lasciarle ai tavoli. 

 

Grazie per l'attenzione e cliccate mi piace alla mia pagina Facebook.: https://www.facebook.com/FisioterapiaFrancescoPanico/?ref=aymt_homepage_panel

 

Dott. Francesco Panico 


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VISITA POSTURALE

 

La prima visita posturale  ha l'obiettivo di definire un quadro generale sullo stato di salute del paziente, collegando i disturbi di cui soffre la persona all'interno della sua sfera personale cercando di identificare se il soggetto soffra di una sindrome posturale.

La valutazione Posturale può essere effettuata da qualunque professionista della salute  che sia però consapevole di come funziona il sistema cibernetico della Postura.


Nella prima fase, denominata anamnesi, viene analizzato il ruolo attivo del paziente in rapporto al suo vissuto personale ed al suo stile di vita (lavoro, sport, traumi, etc.), fino all'identificazione del primum movens responsabile del problema. Il professionista consapevole in Posturologia  cercherà di capire se il disturbo può rientrare all'interno dell'ambito disfunzionale dei recettori che regolano la postura e quindi è consigliabile orientare il paziente ad un medico specialista o professionista sanitario più idoneo per il suo caso o se magari si rientra nella sfera di intervento osteopatico in caso risulti una sindrome disarmoniosa.




Non dovranno sorprendere, in questa fase, domande del Posturologo  volte ad indagare "zone lontane" da quella nevralgica. Il meccanismo che determina l’insorgenza di un disturbo può avere origini lontane dal punto di vista temporale e spaziale. Il Posturologo vede l'essere umano nella sua interezza ed il "sistema corpo" come un sistema unico in cui ogni elemento concorre all'armonia complessiva che rappresenta lo stato di benessere.

La fase successiva è quella dell’indagine tridimensionale in cui si valuterà come il corpo si posiziona nello spazio rispondendo a quelle che sono tutte le stimolazioni interne e esterne che gli permettevano di trovare il proprio comfort. 

In una fase successiva poi si valuterà attraverso dei test di facile esecuzione come il tono POSTURALE è organizzato nel corpo e cosa lo altera potendo così individuare quella che è la causa primaria.

Sulla base dell'analisi iniziale e dei risultati della fase di indagine, viene formulata una valutazione posturale e sviluppato un piano di trattamento adatto e personalizzato a ogni persona.
 
Per maggiori informazioni

Bibliografia:
Dr. Francesco Panico
E-mail: panicofrancesco@hotmail.com
Info e contatti: 3356554286
Fb: https://www.facebook.com/FisioterapiaFrancescoPanico
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